Chiesa di Sant’Ignazio di Loyola
I Gesuiti, giunti a Pistoia nel 1635, dettero inizio ai lavori di costruzione del loro Collegio nel 1641. La chiesa, intitolata a Sant’Ignazio, fondatore della Compagnia di Gesù, fu avviata nel 1647. La facciata è rimasta incompleta. Nel 1774 venne dedicata allo Spirito Santo poiché dopo la soppressione della Compagnia di Gesù la chiesa fu affidata alla Congregazione dei preti dello Spirito Santo, che aveva sede nell’odierna chiesa di San Leone. Sulla grande aula, che segue il modello proprio delle chiese gesuitiche ispirate alla Chiesa del Gesù di Roma, si aprono le cappelle laterali e trova grande risalto l’altare maggiore. L’altare fu commissionato dal Papa pistoiese Giulio Rospigliosi (Clemente IX, 1667-1669), che si rivolse a Gian Lorenzo Bernini per il disegno e a Pietro da Cortona per la tela. L’altare, in marmi policromi, è un’opera unica nel suo genere a Pistoia. Il dipinto raffigura la visione di Sant’Ignazio alla Storta, quando Cristo lo invitò a sostare a Roma dove la Compagnia avrebbe potuto svilupparsi. In chiesa, sulla cantoria di sinistra, è conservato un prezioso organo dell’organaro fiammingo Willem Hermans (1664) perfettamente funzionante, utilizzato per la didattica musicale e i concerti d’organo dall’Accademia internazionale d’organo ‘Giuseppe Gherardeschi’, ubicata nei locali della Chiesa di Sant’Ignazio. Tra le opere presenti in chiesa anche una tela raffigurante San Francesco Saverio che predica agli infedeli opera di Andrea Pozzo (1702).
«A Roma ti sarò propizio»
Il dipinto di Pietro da Cortona sull’altare maggiore raffigura la visione di Sant’Ignazio alla Storta. Un soggetto che riepiloga alcuni episodi della vita di Sant’Ignazio significativi per la storia della Compagnia di Gesù. Una biografia di Ignazio può aiutarci a comprendere:
«Il fatto si svolse così: durante tutto il viaggio, Ignazio esperimentò molti sentimenti spirituali, soprattutto nel ricevere la comunione, somministrata da Fabro o da Lainez durante la messa quotidiana. Un sentimento prevaleva sugli altri: una ferma fiducia che Dio li avrebbe protetti nelle difficoltà che avrebbero potuto incontrare a Roma. Le parole che interiormente sentì, secondo l’affermazione di Lainez, furono queste: «Io vi sarò propizio in Roma».
(Candido de Dalmases, Il padre maestro Ignazio. La vita e l’opera di sant’Ignazio di Loyola, Milano 1984, pp. 178-179)
Giulio Rospigliosi
Il Papa del melodramma
Il secolo del Teatro ha consegnato alla storia un Papa scrittore di melodrammi, il pistoiese Giulio Rospigliosi salito al trono per poco più di due anni con il nome di Clemente IX (1667-1669).
La sua figura e la storia della famiglia Rospigliosi si legano a doppio filo alla storia di Pistoia e ad alcune delle più importanti committenze d’arte della città toscana.
Ippolito Desideri
Un pistoiese in Tibet
Missionario gesuita ed esploratore (Pistoia 1684 – Roma 1733). Inviato in India per stabilirvi delle missioni, si recò a Delhi (1714) e di là iniziò un viaggio attraverso il Tibet giungendo nel 1716 a Lhasa. Durante il soggiorno in quel paese (fino al 1721) studiò la lingua e la storia locali, e scrisse una relazione del suo viaggio (pubblicata in Notizie Istoriche del Tibet e Memorie de’ Viaggi e Missione ivi Fatta [La Relazione], ed altre scritture in italiano: Petech, L., I Missionari italiani nel Tibet e nel Nepal, vol. 4-7, Roma, 1954-57).
Accademia Internazionale d’Organo e Musica Antica “G. Gherardeschi”
L’Accademia Internazionale d’Organo e Musica Antica “Giuseppe Gherardeschi” offre i suoi servizi a tutti coloro che sono interessati all’organo italiano, specialmente all’organo pistoiese, o alla musica antica.
https://accademiagherardeschi.org/
Nei locali adiacenti alla chiesa di Sant’Ignazio di Loyola ha sede l’Istituto di Musica Sacra Lodovico Giustini, un servizio diocesano di formazione musicale strumentale e vocale finalizzata alla realizzazione di una degna e partecipata liturgia nelle parrocchie, secondo quanto stabilito dalla costituzione conciliare “Sacrosanctum Concilium” sulla sacra liturgia.
Per informazioni: info@accademiagherardeschi.org